Frank Netter disegna il cuore
Come negli altri approfondimenti di questa serie, questo articolo intende semplicemente fornire alcuni disegni del cuore tratti dalla storia dell'anatomia. I destinatari sono gli allievi del primo ciclo, e quindi il nostro lavoro è quello di individuare il nucleo minimo indispensabile di disegni significativi (con un po' di contorno).
Abbiamo presentato i disegni in 4 articoli. Un articolo sui disegni schematici e i disegni del cuore nei libri per bambini. Un articolo sul cuore studiato e disegnato da Leonardo. Uno sul cuore a Padova e il teatro anatomico. E ora un articolo e alcuni disegni sulla medicina del novecento. La scelta è obbligata: Frank H. Netter (1906-1991).
La formazione, una storia americana
Frank Netter nacque a New York nel 1906, da genitori immigrati che avevano un negozio nel distretto dei teatri. Voleva illustrare da quando prese la matita in mano. “Da quando cominciano i miei ricordi, da quand'ero piccolo, studiavo arte”. Mentre era ancora alla scuola superiore vinse con i suoi disegni una borsa per frequentare la National Academy of Design (ci studiava la sera). Studiò anche alla Arts Students League of New York e cominciò a lavorare come artista commerciale, disegnando copertine per il Saturday Evening Post e il New York Times. Era un periodo di grande fermento artistico e tecnologico, con le tecniche di stampa a colori in milioni di copie.
Ma in famiglia disapprovavano la sua attività di “artista” ed egli promise alla madre che sarebbe andato a studiare medicina, e così nel 1927 si iscrisse alla New York University. Continuò a disegnare, per sé stesso, innanzitutto. “Capii che imparavo meglio le materie se le disegnavo”. I suoi disegni non passarono inosservati e disegnò anche per altri studenti e i professori, pagandosi parte degli studi. Molti suoi disegni a matita sono raccolti alla UNC.
Netter raggiunse la laurea (il “Master Degree”, MD) e completò l'anno da medico interno al Bellevue Hospital. Cominciò a lavorare come medico, ma “erano i tempi della depressione e sembrava ci fosse più richiesta per i miei disegni che per la mia pratica medica”.
E così cominciò a fare l'illustratore a tempo pieno, lavorando per diverse aziende farmaceutiche. Un esempio del suo stile è la serie di dodici illustrazioni, “The Life of a Doctor”, tra cui questa “Ambulance Call”.
Lo stile molto espressivo e umano ricorda sicuramente Norman Rockwell, che era suo amico, e la tradizione dell'illustrazione americana. Si trattava di disegni che i medici ricevevano o potevano richiedere gratuitamente (in questo caso agli Armour Laboratories di Chicago, i committenti dell'opera, che così si facevano pubblicità).
Nel 1936, a trent'anni, cominciò la sua lunga collaborazione con CIBA Pharmaceutical Company, illustrando proprio un cuore fold-up per pubblicizzare il loro farmaco della digitale.
L'acronimo CIBA sta per Industria Chimica di Basilea, oggi Novartis. Queste illustrazioni furono così richieste dai medici che Netter cominciò a illustrare altri organi in fold-up, per la pubblicità di farmaci, e poi anche senza pubblicità.
La collaborazione continuò con dei portfolios di patologie (tipicamente 10-12 tavole sciolte in una cartellina) e articoli per i Clinical Symposia sempre pubblicati dalla CIBA.
Qui vediamo due tavole dal portfolio sulla patologia del cuore (1948). Malattie congenite del cuore (a sinistra) e Malattie arteriosclerotiche del cuore e dell'aorta (a destra).
I “green books” ovvero la Collection of Medical Illustrations
Come per i fold-up, anche i portfolios di patologie si dimostrarono molto popolari e la Ciba li pubblicò in un libro, The Ciba Collection of Medical Illustrations (1948). Inizialmente la Ciba lo vendeva a prezzo di costo, perché era un modo per farsi pubblicità e di accreditare il suo ruolo nell'istruzione dei medici.
Da questo lavoro si sviluppò il progetto grandioso, noto come i “libri verdi” della CIBA Collection of Medical Illustrations, poi diventato Netter Collection of Medical Illustrations. Così lo descrisse Netter: “Un progetto monumentale di illustrazione di tutta l'anatomia e patologia del corpo umano, sistema per sistema, e questo progetto credo che occuperà la maggior parte della mia restante carriera lavorativa”.
Per quest'opera firmò un contratto di esclusiva con la CIBA nel 1953. Il progetto monumentale risultò di 8 volumi in 13 libri, l'ultima parte pubblicata nel 1993, due anni dopo la sua morte. Sono anche oggi costantemente ripubblicati, in ristampe e nuove edizioni (9 volumi in 14 libri, organizzati per sistemi). Il volume “The Heart” (1969) è oggi diventato “The Cardiovascular System” (2014).
Ecco due illustrazioni del cuore. La prima mostra in modo molto chiaro come sono collegati i vari “tubi” nelle diverse “camere” del cuore. La seconda è un'illustrazione dettagliata dell'interno del cuore.
I “Clinical Symposia”
Tra il 1948 e il 1985 Netter illustrò oltre 250 Clinical Symposia. Erano brevi riviste illustrate che trattavano nel dettaglio un aspetto di interesse medico, clinico, patologico.
Per Francine Netter, sua figlia e biografa, è uno di questi Clinical Symposia il suo progetto più significativo, quando il cardiochirurgo DeVries lo chiamò per illustrare il primo trapianto di cuore artificiale umano (1982).
Il paziente si chiamava Barney Clark. Fu una storia molto intensa, una di quelle dove c'è molto da imparare per tutti. Al giorno d'oggi i "cuori artificiali" sono usati soprattutto come "ponte" in vista di un trapianto.
La “cappella Sistina” ovvero l'Atlas of Human Anatomy
Nel 1985, a quasi ottant'anni e alla fine della sua carriera, si dedicò a un ultimo grande progetto. L'Atlante di Anatomia Umana. Scelse tra le migliaia di suoi disegni, e ne realizzò un'altra cinquantina completare l'opera. È tradotto in sedici lingue, ed è giunto alla sesta edizione. Si può sfogliare online su archive.org.
I disegni belli sono tanti. È organizzato per “regioni” (testa, torace, addome...) e non per “sistemi”. Per esempio, potete andare a cercare il sacco pericardico col cuore rimosso, dove si vedono gli “attacchi dei tubi”, o lo schema della circolazione intrapolmonare. È un atlante, un libro in cui quasi tutto è illustrazione, con un minimo di didascalia. Scrisse Netter sull'illustrazione medica:
Rendere chiara una materia è ciò a cui mirare e il risultato dell'illustrazione. Non importa quanto il quadro sia dipinto bene, quanto una materia sia raffigurata in modo delicato e sottile, è di poco valore come illustrazione medica se non serve a rendere chiaro un qualche punto di interesse medico.
Netter ci metteva molto più tempo a fare ricerche sul tema e progettare l'illustrazione che ad eseguirla. Dopo aver assorbito da molte fonti tutta l'informazione necessaria, tipicamente faceva degli schizzi a matita, che poi ricopiava e trasformava in disegni finiti a guazzo – una tecnica dell'acquerello – ai quali poi aggiungeva strati a tempera opaca, matite colorate, o pastelli per aggiungere chiaroscuri o dettagli fini. Spesso aggiungeva fogli trasparenti con testo o grafica supplementare che completavano l'immagine per la forma finale, stampata.
Il ritratto dei pazienti, la vita in ospedale
Nel 2005 la Elsevier acquistò la Netter Collection di migliaia di disegni (per 270 milioni di dollari). La collezione si può consultare sul sito netterimages.com. Visto l'investimento, si può capire come oggigiorno i disegni di Netter si trovino in centinaia di pubblicazioni ad ogni livello, a partire dai libri da colorare e dalle flash cards per i quiz, fino a libri di testo per la didattica universitaria.
Uno di questi libri è Netter's Cardiology, ora alla terza edizione, che unisce alle immagini di Frank Netter i testi scritti da numerosi specialisti cardiologi.
Ne presentiamo la copertina perché ci permette di parlare di un aspetto importante dell'opera di Netter. L'aspetto umano, potremmo dire. Il ritratto rispettoso del paziente, e il racconto della vita quotidiana dell'ospedale a contatto con la malattia.
Il mio lavoro riguarda una materia che è la più umana, la più “di ricerca interiore”... la gente si spacca ossi, sviluppa dolori o gonfiori, diventa handicappata... alcuni hanno tumori, o subiscono amputazioni. E queste persone le incontriamo tutti i giorni, spesso sono nostri amici, parenti, o conoscenti...
L'ascolto del battito del cuore (il battito del cuore!), raffigurato in copertina, è anche un esperimento che proponiamo nel nostro laboratorio. E che raccomandiamo di far fare in classe.
Come raccomandiamo di far fare disegni. Sin dalla scuola primaria bambini e bambine ricavano grandi soddisfazioni dal disegnare. E quando arrivano in quinta possono fare molto di più degli albi da colorare. Metteteli alla prova con un disegno di Frank Netter, sarete stupiti dal risultato! E poi essi saranno aiutati a capire, e stimolati. Non aspettiamo che passino il test a medicina per conoscerlo.
Si può usare la storia di Netter (e i suoi disegni) per accennare o raccontare la medicina del novecento. Se da un lato era amico di illustratori come Norman Rockwell e Rube Goldberg, dall'altro conversava con tantissimi medici come Albert Sabin e C. Everett Koop. "Devo essere specialista in tutto, devo parlare con medici di tutti i tipi nel loro gergo..."
I disegni di Netter sono i disegni di un grande insegnante. Servono, nelle sue parole
a insegnare il corpo umano agli studenti, e ai medici che stanno curando delle persone umane.
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Per maggiori informazioni su Frank Netter, oltre ai link già citati, rimando ai lavori della sua figlia e biografa Francine Mary Netter: il sito Frank H. Netter che accompagna il libro “Medicine's Michelangelo: The Life & Art of Frank H. Netter MD”, e l'articolo “Frank H. Netter MD and a Brief History of Medical Illustration”. Segnalo inoltre l'articolo “Netter on Anatomy” sul blog Codex99.com.