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Approfondimento

Aveva cominciato costruendo motorini elettrici

Proponiamo due brevissimi estratti dalla biografia di Enrico Fermi scritta dal suo allievo, e futuro premio Nobel, Emilio Segrè. Nella prima parte della biografia Segrè è molto dettagliato nel descrivere la formazione della mente scientifica di Fermi, dai giochi col fratello ai libri di fisica usati comprati sulle bancarelle, dai consigli di un ingegnere amico di famiglia all'esame di ammissione all'università.

I migliori amici di Enrico erano la sorella e il fratello, e con quest'ultimo costruiva motorini elettrici e altri giocattoli meccanici o elettrici. Giulio, di un anno più vecchio di Enrico, era secondo tutti altrettanto brillante, e aveva un temperamento più artistico e caloroso, era il favorito della mamma. I due fratelli, che giocavano sempre insieme, formavano un piccolo mondo che era quasi chiuso agli esterni, ma perfettamente sufficiente per loro.

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Al tempo in cui Fermi studiava fisica nei libri stava anche acquisendo molte abilità facendo esperimenti. Aveva cominciato costruendo motorini elettrici, modelli di aeroplani, e giocattoli elettrici e meccanici con suo fratello; come notato prima; più tardi, lui e Persico aumentarono le loro conoscenze in fisica e raffinarono i temi e l'arte negli esperimenti. So, per esempio, che provarono a misurare accuratamente l'accelerazione di gravità a Roma, la densità dell'acqua di rubinetto, e simili quantità. Scrissero i risultati di parte dei loro lavori, e le loro note includono discussioni impressionanti sugli errori e la precisione delle misure. In questo periodo fecero anche uno studio memorabile della trottola, o giroscopio, il cui comportamento diede molte difficoltà al giovane scienziato. Dopo grandi sforzi, Fermi ebbe successo nello sviluppare una teoria che dava soddisfazione a sé e al suo amico, ma i dettagli di questo lavoro sono andati perduti.

Emilio Segrè
Enrico Fermi, Physicist
The University of Chicago Press, 1970

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